Calabria sempre più povera

Un Mezzogiorno d’Italia sempre più povero con la Calabria che recita la parte di attore principale. L’ultimo report sulle economie territoriali presentato da Confcommercio la dice lunga e non fa altro che certificare questa drammatica situazione. La regione Calabria registra indici negativi sui principali parametri economici. Primo di tutti il numero dei residenti. Negli ultimi dieci anni è triplicato il numero di emigranti. Un dato che registra una costante crescita e che non sembra destinato a fermarsi. Un capitale umano in fuga che incide anche sul livello dei consumi e non poco sulla produttività locale. Secondo indice allarmante è l’alto tasso di disoccupazione, che anno dopo anno registra incrementi esponenziali. L’indice di giovani tra 15 e 24 anni che non trovavano lavoro è pari al 58,7%. Il valore più alto registrato in Italia con un incremento considerevole rispetto alla media del Paese. Un indice che si riflette anche sulla qualità dei servizi offerti dalla Pubblica amministrazione, e sull’incapacità della burocrazia a rispondere alle esigenze del territorio. La Calabria infatti detiene negli anni il maggior carico burocratico rispetto alla media nazionale. Un macigno scaricato a quei pochi imprenditori interessati a investire sul territorio, generando ricchezza e occupazione. Tutto condito da un altro record negativo divenuto ormai secolare: il livello di corruzione e illegalità diffuso.

FONTE: L’altro Corriere