“Signu iutu addi Forgione era propriu ruvinatos, m’hannu dittu “I Nero Giardini” ma vafanculu vuagliu i STRATOS“.
Come dimenticare le famosissime Stratos. Le scarpe che hanno segnato un’epoca. Intere generazioni di cosentini le hanno indossate. Magari non i ragazzi dei quartieri alti, ma per un pezzo di città sono state senza dubbio un must have. Era così comune incontrare persone con il “giubinicchio” di renna, le stratos e la pettinata appena fatta. Quasi come se fosse un’uniforme. Ma era così, era la normalità.
Con il passare degli anni, le Stratos sono finite nel dimenticatoio. Sostituite dalle “zingarissime” Hogan o Paciotti. Scarpe utili esclusivamente a soddisfare una voglia insaziabile di esibizionismo. Ma che producono come effetto solo quello di rendere più cafoni chi le indossa. Era così bello andare in giro per la città, ed ammirare la devozione ed il culto che i cosentini avevano per queste sneaker. Probabilmente non sono neanche più vendute o magari è ancora possibile trovare qualche modello da Macallè. Sicuramente quando si parla di scarpe amate dai cosentini impossibile non citare le STRATOS.
Ed è giusto che le nuove generazioni sappiano che la sneaker per eccellenza per almeno un ventennio fu la mitica Stratos, altro che Stan Smith o Huarache.