Second Screen e Social TV: la TV nell’era dei Social Network

Oramai i social media condiscono la nostra esistenza e ci danno quel senso di comunità che continuamente ricerchiamo. Un aspetto che non ha lasciato da parte nessuna industria, inclusa quella televisiva. Chiunque torni a casa dopo un’estenuante giornata di lavoro, seduto sul divano a guardare il suo film o programma preferito su qualsiasi broadcaster, non è mai da solo: le notifiche del nostro device ci ricordano di interagire sui social media. Attività che rientrano nel concetto di second screen e social TV. In Italia si stima che l’84% della popolazione guardi la TV e contemporaneamente interagisca con i contenuti tramite smartphone o tablet, oppure utilizzi il second screen per consultare ulteriori informazioni relative a programmi o a risultati delle partite di calcio.

Intanto l’industria televisiva continua ad aumentare la sua offerta. Nel giro di un paio di anni si è passati da Netflix, piattaforma dedicata alla serie TV che permette di fruire di contenuti in qualunque momento da qualunque device, alla Youtube TV. Un motore di ricerca quest’ultimo capace di generare un traffico temporale di contenuti audio/video pari a 1 miliardo di ore al giorno. Il nuovo servizio di live TV, disponibile a breve negli States, includerà nella sua offerta 6 account disponibili al costo di 35 dollari al mese. Ne consegue che la TV via cavo dovrà reinventarsi. Piattaforme come Sky go e Rai Play dovranno cercare di ottimizzare la fruizione di contenuti per i dispositivi mobile, dando l’opportunità a chi viaggia, anche all’estero, di essere sempre connessi ai programmi preferiti e non essere esclusi dalla conversazione social.

Un altro aspetto da considerare è che l’integrazione sempre più frequente di questi ultimi all’interno dei programmi ha abbassato l’età dei fruitori dei contenuti. La TV tradizionale ha dovuto dunque ristrutturarsi inserendo i social media all’interno della struttura narrativa dei programmi. Attraverso la partecipazione di social media influencer e interazioni pubblico-casa, siamo virtualmente circondati da una community di milioni di persone che contemporaneamente guardano lo stesso programma e possono conversare. Possiamo dunque concludere che i social hanno dato nuova linfa alla TV e ridatogli nuovo potere dal punto di vista dell’advertising.